Come Abilitare Upnp Sul Router Telecom?

Come Abilitare Upnp Sul Router Telecom
Il modem TIM HUB+, quando è attiva la connessione automatica Routed, permette di impostare il Port Mapping e rendere parzialmente visibili in Internet uno o più PC della rete LAN privata per l’utilizzo di applicazioni come FTP server, gaming on line, server di posta, ecc.

  1. Per configurare il Port Mapping accedi alla Gestione Modem da web all’indirizzo numerico: http://192.168.1.1 inserisci la tua Username e Password e clicca su Login.
  2. Clicca su Internet, seleziona Sicurezza (nel menu a sinistra) e poi nella sezione Port Forwarding,
  3. Il modem TIM HUB+ ti consente inoltre di abilitare la funzionalità UPnP per l’apertura dinamica delle porte a seconda delle necessità.

Questa funzionalità prevede che, all’interno della rete LAN, ci siano applicazioni o dispositivi che, tramite il protocollo UPnP, consentano al router di gestire dinamicamente e automaticamente la mappatura delle porte TCP o UDP senza dover effettuare configurazioni manuali del Port Mapping.

  1. Per abilitare la funzionalità UPnP clicca su Rete locale e UPnP nel menu a sinistra e seleziona “ON” e poi clicca su Applica,
  2. Ricorda che, dopo aver abilitato la funzionalità sul tuo modem TIM HUB+, solo le applicazioni che utilizzano UPnP possono utilizzarla.
  3. Verifica, quindi che l’applicazione che ti interessa sia in grado di gestirla.

Alcune applicazioni più comuni come software Peer-to-peer, console giochi e dispositivi di domotica e video-sorveglianza sono già predisposti per utilizzare UPnP; verifica quindi la loro configurazione dopo aver abilitato l’UPnP sul Modem. Attenzione : Per motivi di sicurezza della rete LAN, la funzionalità UPnP va abilitata manualmente sul modem solo se necessario.

Come attivare l UPnP sul router?

Come disabilitare UPnP e perché farlo. Akamai lancia l’allarme: 4,8 milioni di router espongono la funzionalità UPnP sulla porta WAN. Tutti i router e modem router moderni offrono il supporto per UPnP ( Universal Plug and Play ), un protocollo progettato per semplificare la connessione fra dispositivi e host remoti.

  1. UPnP permette di allestire una rete peer-to-peer tra dispositivi di ogni genere ed è basato su un’architettura aperta e distribuita, costruita utilizzando i protocolli di rete Internet IP, TCP, UDP (porta 1900) e HTTP.
  2. La funzionalità UPnP, sul router, ha un innegabile vantaggio: permette di aprire le porte in ingresso per quei programmi, installati sui dispositivi collegati alla rete locale mediante cavo Ethernet o WiFi, consentendo la richieste di connessione da parte di utenti remoti.

UPnP consente quindi di aprire istantaneamente le porte sul router a quei programmi che constano di funzionalità server, Diversamente, con UPnP disattivato, per giungere al medesimo risultato si dovrebbe accedere al pannello di amministrazione del router, aprire le porte in ingresso e attivare il cosiddetto port forwarding : vedere Come rendere la rete sicura sia in azienda che a casa, Appare evidente come UPnP possa rappresentare un problema di sicurezza non indifferente, Permettere che un’applicazione in esecuzione su una workstation o su un dispositivo connesso alla rete locale possa automaticamente aprire porte TCP o UDP in ingresso sul proprio router è un’azione sconsiderata. Per questo motivo, senza alcuna riserva, consigliamo di disabilitare UPnP, Per procedere in tal senso, è necessario portarsi nel pannello di configurazione del router, accedere alla sezione UPnP e disattivare la casella Attiva UPnP (verificare anche le porte aperte e inoltrate nell’apposita sezione; ad esempio Inoltro delle porte, Port forwarding o Inoltro/attivazione delle porte ).

La procedura è illustrata nel dettaglio all’interno dell’articolo Configurare un router, le cose da fare dopo l’acquisto, al paragrafo Il pericolo UPnP (Universal Plug and Play), La pressante necessità di disabilitare UPnP è confermata oggi, ancora una volta, da Akamai che ha pubblicato uno studio sul protocollo e sulla vulnerabilità UPnProxy,

Akamai ha rilevato che non solo la maggior parte dei router utilizza UPnP ma che circa 4,8 milioni di router espongono la funzionalità UPnP sulla porta WAN rendendo possibile l’amministrazione del dispositivo anche a utenti remoti non autorizzati, In altre parole, un soggetto terzo può configurare il router come crede sfruttandolo in alcuni casi come proxy verso altri lidi : così facendo un criminale informatico può mascherare le sue attività malevole e presentarsi ai server remoti con l’IP pubblico altrui (facendo ricadere le responsabilità di un attacco su utenti inconsapevoli). La vulnerabilità UPnProxy, come è stata battezzata dagli analisti di Akamai, permette infatti a un aggressore remoto di sfruttare i router che supportano UPnP ed espongono la funzionalità sulla porta WAN per bypassare i firewall e collegarsi con gli IP privati interni alla rete locale oppure per reindirizzare le richieste di connessione verso indirizzi IP o nomi a dominio completamente differenti.

UPnP può essere infatti sfruttato anche per modificare le tabelle di routing e forzare l’indirizzamento delle richieste di connessione degli utenti connessi alla LAN verso siti web diversi da quelli che intendono visitare, con tutte le nefaste conseguenze che ne scaturiscono. Per aiutare gli utenti, Akamai ha stilato una lista dei router e modem router che espongono UPnP sulla porta WAN,

I dispositivi vulnerabili sono ben 400, realizzati da 73 produttori diversi : in alcuni casi, essi potrebbero essere esposti agli attacchi UPnProxy. Per conoscere la lista dei router affetti dal problema, suggeriamo di scaricare questo documento in formato PDF e portarsi alle pagine 15, 16 e 17.

  1. Per scongiurare gli attacchi UPnProxy, è richiesto il rilascio – da parte del produttore – di un firmware aggiornato che permetta di correggere le configurazioni UPnP e proteggere adeguatamente il dispositivo e i sistemi ad esso collegati.
  2. E se il firmware non fosse disponibile, meglio accantonare il router indicato come vulnerabile.
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Akamai (vedere pagina 13 del citato documento) ha anche pubblicato uno script che permette di identificare i router vulnerabili o quelli già sfruttati in attacchi UPnProxy. Lo script deve essere eseguito collegandosi al router via SSH: si solito è necessario attivare tale funzionalità dal pannello di configurazione del router, nella sezione dedicata agli utenti più esperti, e collegarsi via Telnet o PuTTY.

Cosa vuol dire UPnP non riuscito?

Il protocollo UPnP (Universal Plug and Play) viene usato per configurare il router per i giochi multiplayer e la chat. Se viene visualizzato ‘UPnP non riuscito’ nelle Impostazioni di rete della console, controlla innanzitutto se è necessario aggiornare il router.

Quali porte aprire sul router?

#1 Scopri quale porta vuoi aprire – Vale a dire: dovrai sapere qual è l’identificativo, il nome della porta da aprire. Per esempio, le porte 20 e 21 servono per configurare un server FTP. La porta 80 permette la normale navigazione su Internet tramite il protocollo HTTP mentre la porta 110 consente di scaricare email da un client dedicato.

Come faccio ad aprire le porte del NAT?

Effettuare il Port Forwarding – Sempre restando connessi al proprio router, si può accedere alle impostazioni di Port Forwarding per aprire il NAT sul PC. Andrà compilato un apposito modulo, nel quale verranno specificati l’indirizzo IP interno del PC, la porta interna ed esterna e il tipo di protocollo (a scelta tra TCP e UDP).

Dopo aver confermato le informazioni inserite, si può salvare il modulo. Le modifiche dovrebbero risultare già attive, sebbene un riavvio del router sarebbe un’ulteriore precauzione da non tralasciare. A tal proposito, è consigliabile annotare questi dati su un supporto cartaceo, poiché essi tornano sempre utili.

Ad ogni modo, esiste un pratico sito che fornisce le informazioni necessarie sul PC in cui viene aperto il NAT. Collegandosi al sito https://whatismyipaddress.com/ si potrà visualizzare l’IPv4 in un attimo. Come Abilitare Upnp Sul Router Telecom

Cosa è ZTE TIM?

Il modem TIM HUB+ ZTE H388X consente il collegamento ad Internet sfruttando le tecnologie di collegamento ADSL, VDSL e Fibra Ottica. E’ compatibile con le offerte 100Mega e 200Mega su tecnologia VDSL.

Che cos’è la DMZ?

Host DMZ (Pseudo DMZ) – Alcuni router domestici si riferiscono erroneamente alla configurazione di un host esposto come “DMZ”. È possibile specificare l’ indirizzo IP di un computer nella rete interna a cui tutti i pacchetti vengono inoltrati da Internet, che non può essere assegnato a un altro destinatario tramite la tabella NAT.

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Cosa vuol dire NAT moderato?

Quanti tipi di NAT esistono? – Esistono tre tipi diversi di NAT che potremmo avere durante la verifica della nostra connessione alla rete:

NAT 1 o Aperto = Questo NAT si ottiene collegando i nostri dispositivi direttamente al modem/router, Moderato o NAT 2 = Questo NAT si ottiene collegando i nostri dispositivi al modem/router e al tempo stesso avendo aperto alcune porte della rete (Cioè avendo limitato al modem/router l’accesso alla rete in alcuni casi ). NAT 3 o Stretto = Questo NAT si ottiene chiudendo tutte le vie di accesso ad internet (le porte) del nostro modem/router, o utilizzando un firewall, limitando di molto l’esperienza di interconnessione.

Clicca qui se vuoi scoprire come entrare nel tuo modem/router per capire meglio come funziona il NAT e come funziona il meccanismo delle porte, La traduzione degli indirizzi (o ” address translation ” in inglese) operata dal modem/router può avvenire in due modalità differenti.1) Traslazione statica o Traduzione 1 a 1, nella quale ad un singolo indirizzo IP privato viene collegato un singolo indirizzo pubblico.2) Traslazione dinamica o Traduzione 1 a molti, dove un singolo indirizzo IP pubblico è condiviso tra più indirizzi IP appartenenti alla stessa rete locale.

  • Nella traslazione statica il dispositivo è collegato in maniera trasparente e univoca al web (questa modalità, però, non risolve il problema della scarsità di indirizzi IP pubblici).
  • Nel caso della traslazione dinamica è molto utilizzata la tecnica della traslazione della porta (abbreviata in PAT o Port Address Translation ), che consiste nell’attribuire una ” porta di entrata ” differente ad ogni ” via di scambio dei dati ” che viene a crearsi tra l’interno e l’esterno della rete.

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Come risolvere il problema del doppio NAT?

Per la maggior parte delle persone, una configurazione con Network Address Translation (NAT) doppia non ha un effetto rilevante sulle prestazioni della rete. Tuttavia, è possibile che alcune persone che giocano online o utilizzano regole di port forwarding e UPnP (Universal Plug and Play) preferiscano evitare una configurazione NAT doppia.

Scopri di più sul Double NAT, Ecco cosa puoi fare per evitare una configurazione NAT doppia sui tuoi dispositivi Google Nest Wifi Pro, Nest Wifi o Google Wifi: (Opzione consigliata) Rimuovere dalla rete il router fornito dall’ISP Se hai 2 dispositivi distinti forniti dall’ ISP, modem e router, spegni e scollega il router, quindi connetti il modem direttamente al tuo dispositivo Wifi.

Se invece il router e il modem forniti dall’ISP sono riuniti in un singolo dispositivo, attiva la modalità bridge sul modem/router per risolvere il problema della NAT doppia. Quando attivi la modalità bridge sul router dell’ISP, verrà disattivata la relativa NAT e il tuo dispositivo Wifi potrà di nuovo essere l’unico a eseguire la NAT.

  1. Collega un computer direttamente al router fornito dall’ISP con un cavo Ethernet.
  2. Accedi al modem/router, quindi trova le impostazioni per attivare la modalità bridge.
  3. Per accedere alle impostazioni del router, è possibile che tu debba aprire un browser Internet e inserire l’ indirizzo IP del tuo router nella barra degli indirizzi, in questo modo:

I passaggi variano in base al dispositivo. Molti ISP e produttori forniscono istruzioni su come attivare la modalità bridge. Per scoprire come attivare la modalità bridge, consulta il sito web di assistenza del tuo ISP. (Opzione non consigliata) Attivare la modalità bridge sul router Wifi Un singolo dispositivo Wifi che non fa parte di un sistema mesh può essere impostato in modalità bridge.

La modalità bridge disattiva le funzioni DHCP e di routing in modo che il Double NAT non sia più un problema. In modalità bridge, questo singolo punto di accesso mesh funzionerà come un punto di accesso Wi-Fi puro collegato tramite cavo Ethernet al modem. Nota : la modalità bridge sui dispositivi Wifi funziona solo sulla configurazione di un singolo dispositivo Wifi.

Se crei una rete mesh con più dispositivi Wifi, il router Wifi principale non può essere in modalità bridge perché deve controllare le impostazioni e le comunicazioni all’interno della rete Wi-Fi. Se il router Wifi principale è in modalità bridge, oltre a perdere la funzionalità mesh, perderai anche alcune funzionalità del dispositivo Wifi, ad esempio:

  • Wi-Fi Famiglia, dispositivo prioritario e Wi-Fi ospite non saranno disponibili.
  • Le impostazioni DNS e WAN non possono essere modificate.
  • Non potrai testare la tua connessione mesh,
  • L’accoppiamento e i controlli di Philips Hue non saranno disponibili sui dispositivi OnHub.
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Inoltre, la modalità bridge disattiva molte delle protezioni di sicurezza di Google Wifi e Google Nest Wifi. Questo avviene perché il router a monte (il modem/router nell’esempio precedente) è quello che esegue reindirizzamento, ispezione dei pacchetti, patch eseguibili e altre operazioni relative al DNS.

I dispositivi Wifi installano automaticamente gli aggiornamenti di sicurezza per massimizzare la privacy e la sicurezza. Queste funzionalità di protezione sono più efficaci e, in alcuni casi, efficaci solo quando tutto il traffico passa attraverso il router Wifi principale, anziché tramite un altro router.

Se disponi di un router di terze parti, puoi collegarvi il router Wifi principale tramite cavo e poi collegare in mesh altri punti di accesso Wifi a valle. Se vuoi comunque trasformare il tuo dispositivo Wifi principale in un bridge, segui le istruzioni indicate di seguito: Non puoi attivare la modalità bridge per il dispositivo Wifi principale se il tuo IP WAN è un indirizzo IP pubblico.

Qual è il miglior NAT per PS4?

I diversi tipi di NAT sulla PS4 – NAT di tipo 3 sulla PS4 è come avere un firewall completo sulla rete. Non è adatto a giocare o a chattare. Mentre si gioca possono essere effettuati dei download ma possono comportare della lag o connessione instabile.Questo è il tipo peggiore di NAT per la PS4 perchè impedisce ai giocatori di comunicare correttamente.

  • Dovreste anche controllare gli Errori DNS della PS4 e controllare se siete connessi al server della PS4 prima di controllare il NAT.
  • Il NAT di tipo 2 sulla PS4 è buono per giocare ed effettuare dei download nel frattempo.
  • Fornisce sicurezza alle altre applicazioni ma non limita l’utilizzo della rete nelle altre applicazioni.

Questa tipologia è buona perchè si ha comunque una sicurezza di rete ma allo stesso tempo si è in grado di giocare e chattare. IL NAT di tipo 1 è il migliore per la PS4 ma non è il massimo a livello di sicurezza. E’ simile ad avere un DMZ abilitato quindi tutte le porte della PS4 sono aperte ma potrebbe comportare dei problemi di sicurezza.

Come faccio ad aprire le porte del NAT?

Effettuare il Port Forwarding – Sempre restando connessi al proprio router, si può accedere alle impostazioni di Port Forwarding per aprire il NAT sul PC. Andrà compilato un apposito modulo, nel quale verranno specificati l’indirizzo IP interno del PC, la porta interna ed esterna e il tipo di protocollo (a scelta tra TCP e UDP).

  • Dopo aver confermato le informazioni inserite, si può salvare il modulo.
  • Le modifiche dovrebbero risultare già attive, sebbene un riavvio del router sarebbe un’ulteriore precauzione da non tralasciare.
  • A tal proposito, è consigliabile annotare questi dati su un supporto cartaceo, poiché essi tornano sempre utili.

Ad ogni modo, esiste un pratico sito che fornisce le informazioni necessarie sul PC in cui viene aperto il NAT. Collegandosi al sito https://whatismyipaddress.com/ si potrà visualizzare l’IPv4 in un attimo. Come Abilitare Upnp Sul Router Telecom