Come Amplificare Segnale Wifi?
Faustino Lupi
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Gli strumenti più idonei ad amplificare il segnale Wi Fi sono i cosiddetti range extender. Si tratta di dispositivi simili ai classici modem, che consentono di ripetere il segnale wireless proveniente da altri ruoter nelle vicinanze, in questo caso, dal router principale di casa.
Cosa rallenta il Wi-Fi?
Perché il mio WiFi è così lento? – Il problema può essere causato da molti fattori. Di solito i problemi che stanno dietro ad una connessione WiFi lenta riguardano i troppi dispositivi che si collegano allo stesso canale, gli utenti che svolgono attività pesanti in termini di larghezza di banda, il modo in cui viene posizionato il router e l’utilizzo di hardware e driver obsoleti,
Quando piove il Wi-Fi non funziona?
Essenzialmente perché la sua lunghezza d’onda è tale da far si che le sue onde siano assorbite dall’acqua (che appare come ‘traslucida’, a quelle frequenze) e, nel contempo, siano anche troppo corte per poterle aggirare in poco spazio (hanno dimensioni simili alla lunghezza d’onda, quindi la diffrangono).
Qual è il miglior canale Wi-Fi?
Come trovare il miglior canale Wi-Fi su Android – In precedenza in questa guida, ho consigliato Wifi Analyzer per utenti Windows. Consiglio anche questo strumento per gli utenti Android, perché lo strumento è compatibile e disponibile anche per i dispositivi mobili. Passaggio 1: scarica e installa Wifi Analyzer nel Play Store, Passaggio 2: avvia l’app per aprire la dashboard. Nell’esempio, il canale 11 sembra avere le migliori statistiche. Step # 3 – Controlla il dBm (potenza del segnale) e il grafico per confrontare visivamente tutte le reti disponibili.
Come faccio a portare il wifi in garage?
Definizione di powerline da Wikipedia – In telecomunicazioni, il powerline (in inglese power line communication o PLC, in italiano onde convogliate) è una tecnologia per la trasmissione di voce o dati che utilizza la rete di alimentazione elettrica come mezzo trasmissivo.
Si realizza sovrapponendo al trasporto di corrente elettrica, continua o alternata a bassa frequenza (50 Hz in Europa e gran parte dell’Asia e dell’Africa, 60 Hz in altre regioni del mondo), un segnale a frequenza più elevata che è modulato dall’informazione da trasmettere. La separazione dei due tipi di corrente si effettua grazie al filtraggio e separazione degli intervalli di frequenze utilizzate.
La tecnica è utilizzata da decenni, prima dell’introduzione della telefonia mobile, per trasmissioni con treni in marcia (usando le linee di potenza, ad esempio dalla Telettra), per controllare apparati elettrici tramite la propria rete di alimentazione, per leggere contatori elettrici remotamente, per sistemi interfonici casalinghi ecc.
Lo stesso gestore Terna usa (e ha usato nei decenni precedenti) la rete per trasmettere telecontrolli e fonia. Più recentemente è utilizzata per dare accesso dati (per esempio Internet) alle case tramite la rete elettrica senza necessità di accessi specifici per cavo coassiale o radio. Come potete leggere dalla definizione, la powerline vi consentirà di sfruttare la vostra rete elettrica di casa per poter trasferire la connessione dati della vostra linea adsl o fibra verso un punto molto lontano, altrimenti impossibile da raggiungere tramite wifi.
ATTENZIONE: requisito fondamentale per il funzionamento di questa soluzione è che la vostra abitazione ed il vostro box auto si trovino all’interno dello stesso impianto elettrico (stesso contatore). Per raggiungere il mio scopo, ho acquistato un TP-LINK AV600 Powerline (TL-WPA4220 KIT), ma potete acquistare un kit di una qualunque marca a vostro piacimento.
- Personalmente, per quanto riguarda i prodotti per la smart home e per le connessioni internet, ritengo i prodotti di TP-Link validissimi, con un ottimo rapporto qualità-prezzo.
- Adesso magari vi attenderete da me una spiegazione lunghissima e complicatissima per far funzionare questo oggetto, ma devo deludervi.
La sua installazione è semplicissima:
Collegare ad una presa di corrente vicino al router l’adattatore A (quindi l’elemento che presenta soltanto una presa ethernet in basso) Collegare tramite cavo ethernet una presa lan presente sul vostro router con la presa presente sotto all’adattatore A Premere il pulsante Pair (unico pulsante presente sull’adattatore A). Il Led Power inizierà a lampeggiare A questo punto “correte” al vostro vostro box auto, attaccate il powerline wireless B ad una presa di corrente nel box (attenzione, collegato direttamente alla presa, evitando multiprese) Premere il tasto Pair sul poweline wireless. Il Led Power inizierà a lampeggiare. Entro 2 minuti, entrambi i Led Powerline devono accendersi
Finitotutto molto semplice e veloce. In 5 minuti avrete la vostra connessione di casa anche nel vostro box. Per fornirvi qualche dato riguardo le performance. Per verificare i vostri dispositivi, potrete scaricare l’app “tpPLC” dall’App Store e dal Google Play: vi permetterà di verificare i dispositivi collegati alla vostra rete, di modificare le impostazioni classiche dei dispositivi di rete (nome SSID della rete wireless, password ecc), leggere statistiche e log.
- Allo stato attuale, con questi dispositivi, riesco a portare nel mio box (4 livelli sotto rispetto alla casa) una connessione dati da 69 Mbps (8,6 MB/s), partendo da una connessione in fibra FTTC da 170 Mbps (21 MB/s): quindi ho una perdita di banda del 60%, non male per una tale distanza.
- La banda di ritorno, dal mio box verso la mia casa è di 24Mbps (3 MB/s).
In termini pratici, con questa velocità di connessione, riesco a visualizzare il live di una videocamera full-HD nel mio box, ad effettuare chiamate dati dal mio box e a vedere video su Youtube. Come specificato nel punto 4, evitate di utilizzare delle multiprese prima di attaccare i dispositivi, deteriorano le performance.
In caso di unica presa elettrica presente sul box, vi consiglio quindi di optare per le versioni con presa passante, ad esempio il TP-Link TL-WPA8630P Kit, Grazie a questi dispositivi, potrete godervi la vostra connessione internet anche nel vostro box auto: vedere un tutorial video sulla manutenzione dell’auto, aggiornare tramite OTA la vostra Tesla, videosorvegliare il vostro box e rispondere a chiamate vocali o messaggi whatsapp.
Il tutto anche se il vostro box non è raggiunto dalla rete mobile perchè molto interrato.
Come si chiamano i ripetitori WiFi?
Cos’è e come funziona un ripetitore WiFi? – La funzione di un ripetitore wireless dovrebbe già essere molto chiara dal nome; in commercio ci sono dispositivi chiamati ” WiFi range extender ” o ” WiFi repeater ” che hanno il medesimo scopo: captano un segnale wireless esistente, lo amplificano e lo ritrasmettono in un’area che era priva di segnale, Questo tipo di dispositivo è economico (si parte dai €20) e di facile configurazione: basta inserirlo in una presa di corrente e seguire una rapida procedura alla portata di qualsiasi utente. Per la configurazione di solito è sufficiente il tasto WPS (Wi-Fi Protected Setup) che fa tutto automaticamente, oppure il produttore mette e disposizione un’app con la procedura guidata, veramente semplice.
Il risultato sarà una nuova rete WiFi con, ad esempio, stesso SSID e un suffisso _EXT (che sta proprio a significare estensione di quella rete wireless), che avrà le stesse credenziali di accesso. Lo svantaggio dei ripetitori wireless sta nel dimezzamento della banda a disposizione poiché, nella stessa frequenza, il dispositivo deve ricevere i dati dal router e contemporaneamente ritrasmetterli.
A causa del raddoppio delle trasmissioni wireless potrebbero generarsi interferenze sul segnale WiFi. Per minimizzare il problema possiamo sfruttare la tecnologia dual band anche sul ripetitore WiFi, investendo su un modello leggermente più costoso: è possibile ricevere i dati sulla banda 2.4Ghz e ritrasmetterli a 5Ghz (o viceversa).
Chi chiamare se non va il Wi-Fi?
– Iniziamo parlando di Tim, che per questioni di anzianità è ancora ai vertici della classifica degli operatori di telefonia fissa e mobile, soprattutto nel settore partite IVA. Tim ha una pagina dedicata alla con una serie di how-to e anche i riferimenti per aprire una segnalazione di guasto.
- Se però non siamo in condizioni di connetterci ad internet neppure tramite smartphone ovviamente è possibile contattare il servizio clienti tramite telefono.
- Sono due in realtà i numeri telefonici che potreste chiamare: il 191, il Servizio Clienti Business di Telecom Italia, oppure 187 nel caso di clienti privati.
Vi ricordiamo l’importanza di riportare sia l’operatore che, soprattutto, il numero di pratica assegnato. Prima di tutto, agevola la comunicazione con altri operatori del servizio clienti per avere aggiornamenti sulla riparazione del guasto, ma laddove la lavorazione richiedesse tempi lunghi e volessimo chiedere un rimborso per il ritardo, è essenziale fare riferimento al guasto specifico.