Come Collegare Router In Cascata?
Faustino Lupi
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Collegamento in cascata con metodo LAN-WAN – Se collegare in cascata un router con il metodo LAN-LAN equivale per sommi capi a rendere il nuovo router un access point al vecchio, le cose cambiano con il metodo LAN-WAN. I primi passi sono identici: dovrai scollegare tutti i dispositivi dal modem/router dell’operatore e riavviarlo.
Poi, sarà necessario collegare il nuovo router al PC e quindi entrare nell’interfaccia web. A questo punto, potrai cambiare l’indirizzo IP del router, A seconda dei casi, dovrai modificare il terzo byte dell’IP, Per esempio se l’indirizzo è 192.168.1.1 andrà modificato in 192.168.2.1 per poter effettuare la configurazione.
A differenza del metodo LAN-LAN, stavolta DHCP, NAT e Firewall vanno lasciati attivi per un corretto indirizzamento dei dispositivi che collegherai in seguito. Per quanto riguarda la Subnet Mask, dopo aver modificato l’IP del nuovo router puoi impostarla a 255.255.255.0.
Lascia attiva anche la funzionalità “Connessione automatica DHCP”, nel caso sia presente la connessione automatica via WAN, E anche in questo caso adesso il nuovo router è pronto per essere collegato al modem/router dell’operatore con un cavo Ethernet. Un capo del cavo va collegato a una porta LAN (Ethernet) del vecchio router, mentre l’altro cavo andrà nella porta WAN (Internet) del nuovo router.
Adesso, potrai collegargli tutti i dispositivi, che avranno indirizzo IP 192.168.2.X. Come ti dicevo poco più su, il vecchio modem avrà un solo client connesso. Per questo motivo, i dispositivi connessi al nuovo router non potranno comunicare con il modem/router che ti è stato fornito dall’operatore.
Perché collegare due router in cascata?
Come Collegare Due Router in Cascata: 14 Passaggi Un ottimo modo per ampliare la propria rete LAN Ethernet o Wi-Fi consiste nel collegare due router in cascata. In questo scenario la struttura di rete è caratterizzata da due o più router collegati fra loro tramite un cavo Ethernet.
- 1 Determina quale dei due router dovrà essere quello principale. Il router principale sarà quello che avrà l’accesso diretto alla linea internet o al modem. Il router secondario invece sarà collegato a una delle porte LAN di quello principale.
- In linea generale è meglio utilizzare come router di rete principale il dispositivo più moderno.
- 2 Installa il router secondario. Collega il cavo di alimentazione alla porta corrispondente, quindi inserisci l’alimentatore in una presa di corrente funzionante. In questo caso usa una presa che sia vicina al computer che dovrai utilizzare per eseguire la configurazione del dispositivo.
- 3 Collega il computer direttamente al router secondario. Usa un cavo di rete Ethernet per collegare una delle porte LAN del router alla porta RJ-45 del computer. Assicurati di non collegare il computer al router principale.
- 4 Accedi all’interfaccia web di gestione e configurazione del router. Avvia il browser del computer e inserisci nella barra degli indirizzi l’indirizzo IP del router.
- In base alla marca e al modello del router potresti avere la necessità di utilizzare un URL specifico per poter accedere alla pagina di configurazione del dispositivo. Consulta il manuale di istruzioni del router o il sito web del produttore per risalire all’indirizzo IP predefinito. Normalmente il più usato è 192.168.1.1,
- Spesso è richiesta l’autenticazione per poter avere accesso alla pagina di configurazione. Normalmente il nome utente e la password sono “Admin”. Per avere maggiori informazioni in merito al tuo router specifico consulta il manuale di istruzioni o il sito web del produttore.
- 5 Modifica l’indirizzo IP del router secondario. Cerca questa impostazione all’interno della scheda relativa alle impostazioni dell’indirizzo IP locale. L’obiettivo è quello di assicurarti che il secondo router abbia un indirizzo IP diverso da quello principale, ma appartenente alla medesima classe. Per realizzare questo scenario i due indirizzi devono differire solo per l’ultimo gruppo di numeri.
- Per esempio, se l’indirizzo IP locale del router principale è 192.168.1.1, quello del router secondario potrebbe essere 192.168.1.2.
- 6 Disabilita il servizio DHCP del router secondario. La struttura e la nomenclatura della pagina di configurazione di un router varia in base alla marca e al modello. Normalmente questa impostazione è collocata all’interno della scheda “Setup”, “Advanced Settings”, “Network Settings” o similare. per scoprire come individuare le impostazioni del server DHCP di un router di rete.
- 7 Assicurati che il router secondario sia configurato per operare in modalità “router”. Spesso questa impostazione è visualizzata all’interno della sezione “Advanced settings” della pagina di configurazione del dispositivo.
- 8 Collega il router secondario a quello principale. Usa un cavo di rete Ethernet per collegare una porta LAN qualsiasi del router secondario a una porta LAN qualsiasi del router principale. A questo punto i due router sono connessi correttamente e il tuo lavoro è completo. Pubblicità
- 1 Installa il router secondario. Collega il cavo di alimentazione alla porta corrispondente, quindi inserisci l’alimentatore in una presa di corrente funzionante. In questo caso usa una presa che sia vicina al computer che dovrai utilizzare per eseguire la configurazione del dispositivo
- 2 Collega il computer direttamente al router secondario. Usa un cavo di rete Ethernet per collegare una delle porte LAN del router alla porta RJ-45 del computer. Assicurati di non collegare il computer al router principale.
- 3 Accedi all’interfaccia web di gestione e configurazione del router. Avvia il browser del computer e inserisci nella barra degli indirizzi l’indirizzo IP del router.
- Consulta il manuale di istruzioni del router o il sito web del produttore per risalire all’indirizzo IP predefinito del dispositivo. Normalmente il più usato è 192.168.1.1,
- Spesso è richiesta l’autenticazione per poter avere accesso alla pagina di configurazione. Normalmente il nome utente e la password sono “Admin”. Per avere maggiori informazioni in merito al tuo router specifico consulta il manuale di istruzioni o il sito web del produttore.
- 4 Modifica l’indirizzo IP locale del secondo router. In questo caso dovrai modificare il penultimo gruppo di numeri dell’indirizzo IP da assegnare al router secondario, in modo che appartenga a una sottoclasse diversa rispetto a quello del router principale.
- Per esempio, se l’indirizzo IP locale del router principale è 192.168.1.1, quello del router secondario potrebbe essere 192.168.2.1.
- 5 Salva le modifiche all’indirizzo IP del router. A questo punto scollega il dispositivo dal computer.
- 6 Collega il router principale a quello secondario. Usa un cavo Ethernet per stabilire la connessione. Collega una porta LAN qualsiasi del router primario alla porta WAN o Internet del router secondario. A questo punto i due router sono connessi correttamente e il tuo lavoro è completo. Pubblicità
- Quando colleghi il router secondario a quello principale usando la porta WAN o Internet del primo e una porta LAN del secondo, potrai determinare facilmente quali dispositivi sono connessi al primo e quali al secondo, dato che utilizzeranno indirizzi IP di classi diverse. In questo scenario il router secondario gestirà una sottorete all’interno della LAN principale.
- Quando colleghi il secondo router al primo utilizzando una porta LAN entrambi i dispositivi si troveranno all’interno della stessa rete e di conseguenza useranno la medesima classe di indirizzi IP.
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Cosa vuol dire collegare in cascata?
Nello specifico significa collegare il modem che vi è stato dato in dotazione dalla società con la quale avete stipulato il contratto con un altro router nel tentativo di filtrare e rendere molto più forte il segnale stesso.
A cosa serve la porta WAN?
Che cos’è la WAN? – Una WAN (Wide Area Network) è una rete che si estende su una vasta area geografica. Il modem invia e riceve informazioni da e verso Internet attraverso la sua porta WAN.
Quanti dispositivi si possono collegare a un router?
Quanti dispositivi si possono collegare al router Wi-Fi? – Da un punto di vista meramente teorico, un access point o router Wi-Fi domestico può supportare circa 250 dispositivi connessi contemporaneamente, A questi vanno poi aggiunti i device (solitamente tra 1 e 4) che è possibile collegare via cavo sfruttando le prese Ethernet presenti nella parte posteriore del router, per un totale di 255 o poco meno.
- Una cifra facilmente spiegabile tenendo conto del protocollo IPv4 e dell’ allocazione degli indirizzi IP nelle reti pubbliche e in quelle locali.
- Il protocollo IPv4, ideato nel 1984 e oramai in fase di avanzato “esaurimento”, utilizza una codifica a 32 bit per creare degli indirizzi univoci da assegnare ai vari dispositivi connessi a una rete informatica.
L’indirizzo si compone di quattro numeri interi da 0 a 255 divisi tra loro da un punto: un tipico indirizzo IP di un computer connesso a Internet sarà 87.141.0.255, C’è da dire, però, che non tutti gli indirizzi creati con IPv4 sono assegnati a dispositivi connessi alla Rete: alcune classi sono riservate per scopi o esigenze ben precise. Non sono necessarie grosse abilità informatiche o matematiche per capire che il numero massimo di dispositivi che si possono collegare al Wi-Fi è dato proprio dalla scelta, risalente agli Anni ’80 dello scorso secolo, di dedicare agli indirizzi IP locali “solo” ristrette e determinate classi degli indirizzi garantiti dall’IPv4.
Cosa si collega alla porta WAN?
Una porta WAN è uno specifica interfaccia presente nei router, che ti permette di collegarli a un modem e quindi a Internet, WAN è un acronimo che sta per wide area network, rete di comunicazione geografica, e indica una rete di computer con un’ampia estensione territoriale.
- Di solito, un router ha una porta WAN e diverse porte LAN, local area network,
- Tramite le porte LAN puoi creare una rete domestica o locale attraverso un cavo ethernet che ha un’interfaccia RJ45,
- Al contrario, una porta WAN serve a collegare un router a un modem e, da lì, a una rete di computer molto più ampia di una semplice LAN.
Ciò, utilizzando sempre un cavo ethernet con un’uscita RJ45. La WAN più estesa oggi esistente è proprio Internet. Per questa ragione, di solito le porte LAN garantiscono velocità di trasferimento dei dati nettamente inferiori rispetto alle porte WAN, che arrivano anche a 1 Gbps (lo standard home di oggi).
- Vediamo adesso qual’è di preciso la sequenza di collegamento.
- Un computer viene collegato con un cavo ethernet o tramite Wi-Fi a un router.
- Attraverso la porta WAN il router si connette a un modem e questo effettua l’accesso a internet tramite la rete telefonica.
- Molto spesso, le funzionalità del router e del modem sono integrate in un unico dispositivo, il modem/router,
In questo caso, l’apparecchio può anche non avere una porta WAN. Se ne è provvisto, invece, potrai anche impiegare la porta per utilizzare il modem/router come access point, collegandolo a internet tramite un modem ADSL o fibra. Se ad esempio nella tua zona non arriva internet tramite adsl o la più veloce connettività vdsl, mediante un router senza il modem integrato ma solo con la porta WAN, potrai sfruttare connettività come quella che fornisce Eolo, mediante l’utilizzo di un’antenna posta sul tetto.
- La utilizzo anche io poiché abito in campagna aperta, ho trasferito anche il numero di telefono ed ho eliminato la rete fissa.
- 😉 C’è chi invece, sfrutta la porta WAN per bypassare il dispositivo fornito dall’ internet service provider, ad esempio come accade con i router per connessioni a fibra ottica,
Questi prodotti forniti in comodato d’uso, spesso non hanno prestazioni degne di nota, ed è meglio utilizzarne uno proprio, e di sicure prestazioni. 😉 La porta WAN è anche un elemento essenziale per il funzionamento dei router per eolo,
Come portare un segnale Wi-Fi in altre stanze?
Connessione internet a casa: come portare il wi-fi in ogni stanza Non è raro che in una casa con più stanze il segnale Wi-Fi non prenda bene ovunque. La soluzione più semplice è scegliere gli adattatori ‘plug & play’, da inserire nelle prese: diffondono il segnale Wi-Fi e offrono una connessione veloce e senza ‘zone d’ombra’,
Qual è la lunghezza massima del cavo in metri che può collegare un router ad uno switch?
Caso di studio: Quale lunghezza di cavo Ethernet dovrei usare? – Qual è la lunghezza raccomandata del cavo Ethernet per una particolare rete in rame o quanto può essere lungo un cavo di rete? In generale, i cavi Ethernet con spine modulari RJ-45 possono avere una lunghezza massima fino a 100 metri prima che i segnali debbano essere rigenerati tramite uno switch Ethernet.
Per una trasmissione più lunga, la velocità diminuirà a causa dell’attenuazione del segnale. Perciò si dovrebbe usare la lunghezza del cavo di rete più appropriata per interconnettere gli switch in un sito locale, o per collegare un router/host a uno switch, o per collegare un router a un computer per assicurare la potenza del segnale stazionario.
I cavi Ethernet di varie lunghezze possono essere impiegati in diverse situazioni e ogni tipo di utilizzo può beneficiare di una gamma di lunghezze unica più adatta a quell’applicazione. Scenario di implementazione in casa e in azienda Per il progetto di cablaggio in rame domestico e aziendale, la lunghezza ottimale del cavo Ethernet distribuito dipende strettamente dalla distanza tra i dispositivi che sono collegati.
- Per i normali percorsi domestici o aziendali, i cavi patch Ethernet terminati con spine modulari RJ45 sono spesso sufficienti per soddisfare i collegamenti non oltre i 60 metri.
- Tuttavia, per installazioni personalizzate che richiedono lunghezze maggiori, i cavi di massa che sono spesso venduti in grandi quantità verrebbero distribuiti dietro un muro o sopra un soffitto per una trasmissione più lunga.
La figura 1 illustra un tipico scenario di implementazione del cavo patch Ethernet nelle piccole e medie imprese per trasportare i segnali da uno switch a PC, stampanti di rete e telefoni Internet in una LAN (Local Area Network).
Come collegare due router in cascata LAN LAN?
Collegamento in cascata con metodo LAN-WAN – Se collegare in cascata un router con il metodo LAN-LAN equivale per sommi capi a rendere il nuovo router un access point al vecchio, le cose cambiano con il metodo LAN-WAN. I primi passi sono identici: dovrai scollegare tutti i dispositivi dal modem/router dell’operatore e riavviarlo.
Poi, sarà necessario collegare il nuovo router al PC e quindi entrare nell’interfaccia web. A questo punto, potrai cambiare l’indirizzo IP del router, A seconda dei casi, dovrai modificare il terzo byte dell’IP, Per esempio se l’indirizzo è 192.168.1.1 andrà modificato in 192.168.2.1 per poter effettuare la configurazione.
A differenza del metodo LAN-LAN, stavolta DHCP, NAT e Firewall vanno lasciati attivi per un corretto indirizzamento dei dispositivi che collegherai in seguito. Per quanto riguarda la Subnet Mask, dopo aver modificato l’IP del nuovo router puoi impostarla a 255.255.255.0.
- Lascia attiva anche la funzionalità “Connessione automatica DHCP”, nel caso sia presente la connessione automatica via WAN,
- E anche in questo caso adesso il nuovo router è pronto per essere collegato al modem/router dell’operatore con un cavo Ethernet.
- Un capo del cavo va collegato a una porta LAN (Ethernet) del vecchio router, mentre l’altro cavo andrà nella porta WAN (Internet) del nuovo router.
Adesso, potrai collegargli tutti i dispositivi, che avranno indirizzo IP 192.168.2.X. Come ti dicevo poco più su, il vecchio modem avrà un solo client connesso. Per questo motivo, i dispositivi connessi al nuovo router non potranno comunicare con il modem/router che ti è stato fornito dall’operatore.
A cosa serve la porta WAN?
Che cos’è la WAN? – Una WAN (Wide Area Network) è una rete che si estende su una vasta area geografica. Il modem invia e riceve informazioni da e verso Internet attraverso la sua porta WAN.